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L’armadio delle emozioni


C’è una cosa che ho sempre adorato durante la mia infanzia: aprire l’armadio dei manufatti di mia nonna. Ogni volta che lo aprivo un profumo di fiori di campo misto al sapone s’insediava impetuosamente nelle mie narici. Provavo una sensazione di pulito, di lavoro meticoloso con i ferri, l’ago e l’uncinetto, di un tempo caratterizzato da voci in coro, ma anche di silenzi sapienti. La nonna era sempre molto gelosa dei suoi manufatti. Sbirciavo nell’armadio solamente quando lei era nei campi. La vedevo seduta al tavolo di cucito mentre sorrideva assorta nei suoi pensieri e la immaginavo presa in sposa con quei capelli folti raccolti in una spilla che sembrava uscita da un negozio di gioielli di Parigi. Porto spesso con orgoglio il suo scialle. Non ci crederete, ma il profumo è sempre lo stesso anche dopo tanti anni. Ogni volta che lo indosso sento la porta dell’armadio che si apre e sento le voci nei campi e il silenzio delle riflessioni.

 

 

Objekt:

Armadio con il corredo che la futura sposa portava in dote per il matrimonio

 

Ort:
Museo Poschiavino, Poschiavo

 

über uns:
Fabiola, 44


 

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