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Lo scrigno


C’era una volta un falegname Walser che viveva con la sua famiglia numerosa. Oltre a saper fare i mobili e ad essere un ottimo carpentiere, nelle lunghe ore invernali si divertiva a intagliare gli oggetti per abbellirli. Quando suo figlio dovette emigrare, gli preparò uno scrigno preziosamente intagliato in cui posò alcuni oggetti per ricordare la famiglia d’origine e come sostegno nei momenti di bisogno. Il figlio conservò gelosamente questo dono del padre e, diventato padre, lo consegnò al suo primogenito che dovette a sua volta emigrare. Così, di generazione in generazione, di emigrazione in emigrazione, lo scrigno raggiunse Bosco Gurin. Qui servì da contenitore per qualche moneta, per le lettere dei Gurinesi emigrati in California o Australia, per qualche reliquia portata da un pellegrinaggio o per i fili, spilli e aghi della sarta. Oggi, invece, lo scrigno si trova al Museo di Gurin ed è simbolo di un bel progetto di itinerari didattici che ci raccontano altre storie.

 

 

Oggetto:

Contenitore in legno intagliato, fine "800, usato per vari scopi

 

Luogo:
Walserhaus, Bosco Gurin

 

su di noi:
Francesca, 59

Daniela, 15


Ci siamo incontrate per caso davanti al museo e lo abbiamo visitato insieme. Ne è nata questa storia.

 

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