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La trappola per i topi


Agatina era una bambina molto buona, sempre pronta ad aiutare i più deboli. Quando un giorno vide per la prima volta come funzionava la trappola per i topi che suo padre aveva costruito e messo in cucina, si dispiacque molto per la crudeltà del metodo. Se da un lato capiva che i topi andavano tenuti lontani dal cibo degli umani che scarseggiava, dall’altro non le sembrava bello attirarli per ucciderli. Rifletté a lungo per trovare un metodo diverso e alla fine ebbe una buona idea: perché non imparare la lingua dei topi e siglare con loro un accordo? Detto fatto, studiò il topese con l’aiuto del suo amico Weltu, chiamò il re dei topi e gli disse: “Io mi impegno a portarvi ogni giorno un po’ di cibo sul grande sasso dietro casa e voi mi promettete che non entrerete mai più nella nostra cucina.” Al re che era un individuo assai intelligente sembrò un’ottima proposta e l’accettò. Tutti approfittarono della nuova situazione e Agatina fu felice di non dover più vedere

 

 

Oggetto:

Trappola per topi, inizio "900, in legno massiccio

 

Luogo:
Walserhaus, Bosco Gurin

 

su di noi:
Francesca, 59

Virginia, 9


Un incontro casuale davanti al museo e la decisione di visitare insieme il museo.

 

www.tim-tam.ch / www.mi-s.ch | La trappola per i topi, Walserhaus, Bosco Gurin