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Selfie

< ulteriuras istorgias >

IL CANE LILLA


Volevo allontanarmi dalle distrazioni della città, e mi persi in una foresta. La giornata rilassante diventò una prova di sopravvivenza. Cercai per ore un sentiero. Poi sentii delle voci. Guardai intorno, pensando a un’allucinazione, finché non vidi, oltre le frasche, un cane. Mi corse incontro, cercando come d’attirare la mia attenzione e invitandomi a seguirlo. Così feci. Il bravo segugio mi portò da una famigliola. «Lilla, eccoti!» urlò il bimbo. I due genitori salutarono cortesi. La scena mi fece tornare calma. Non immaginavo di trovar gente così all’antica, con abiti ottocenteschi. Mi offrirono un dolce e scoprii che s’erano persi anche loro. “Chissà da quanti anni”, pensai divertita. Il sorriso mutò in sorpresa quando vidi un corso d’acqua, più giù. «Seguitemi!» Scendemmo al fiume e lo costeggiammo. Il cane Lilla vide un pescatore addormentato sull’altra riva. Balzò nel fiume per andarlo a svegliare. «Vi siete persi?» ci chiese. «Sì! Dove si esce da qui?» «Lassù!» indicò una casa gialla in cima

 

 

Object:

Ritratto della famiglia Vela di Gamba; olio su tela

 

Lieu:
Museo Vincenzo Vela, Ligornetto

 

TiMer*in:
Duncan Connell

 

Tgi che nus essan:
Beatrice, 20 & Milvia, 82

 

www.tim-tam.ch / www.mi-s.ch | IL CANE LILLA, Museo Vincenzo Vela, Ligornetto