L’aveva chiamato Dick. Era un siluro che imperversava il lago Ceresio da anni. Con meticolosa pazienza aveva cercato di pescarlo, di prenderlo all’amo. Ma lui era sempre riuscito a sfuggirgli. Una mattina in cui la nebbia accarezzava il pelo dell’acqua aveva visto il suo muso provocatorio affiorare accanto al gozzo. Poi aveva capito: era una tregua, un invito. L’aveva raggiunto nell’acqua e avevano nuotato a lungo, insieme. Amici e nemici.