Arturo era un topo ragno imbalsamato, almeno questo era quello che i visitatori del museo credevano. Ma un giorno una bambina di nome Ariella scoprì l’incredibile verità: avvicinandosi ad Arturo lo guardò intensamente in viso e con grande sorpresa l’animale fece l’occhiolino alla bambina. Ariella stava per chiamare la mamma e dirle che aveva scoperto questo animale vivo. Arturo però le disse sottovoce “fermati bambina per favore ti posso spiegare perché sono qui“. Ariellla allora appoggiò l’orecchio al vetro del museo e ascolto la storia di Arturo che le spiegò che per lui la vita nel bosco era troppo faticosa, lui amava fermarsi sugli alberi e contemplare la natura ma c’erano troppi predatori. Da lì gli venne l’idea di vivere in un museo. Ariella gli promise di non dire niente a nessuno ma gli propose di fare una volta una passeggiata insieme nel bosco. Arturo accettò e un giorno andarono insieme sotto il grande albero che Arturo amava. Quella fu una passeggiata bellissima che Arturo non dimenticherà mai.
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Museo cantonale di storia naturale, Lugano
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stefano
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