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Il paiolo


Un pomeriggio che si era recato a tagliare legna nel bosco, un Gurinese vi trovò un paiolo. Sembrava brutto e arruginito, ma a casa lo pulì e iniziò ad usarlo. C’era però qualcosa di strano in questo paiolo, perché ogni volta che si avvicinava la fine della cottura, si rovesciava senza che nessuno lo urtasse. Tutti in famiglia si chiedevano perché. Decisero di prenderne in prestito un altro, ma non risolsero niente, perché anche questo si rovesciava puntualmente. Con il passare delle settimane, la famiglia era sempre più affamata, malata e stanca perché riusciva a mangiare solo cibi crudi e indigesti. Finché un giorno lo zio saggio ebbe l’idea di riportare il paiolo nel bosco. Quando l’ebbe riposto, udì una voce esclamare: “Finalmente, stavamo morendo di fame!” Lo zio si spaventò e scappò a gambe levate. A casa trovò la zuppa pronta sul fuoco che non si era rovesciata. Da quel giorno tutti capirono che non ci si deve portare a casa ciò che si trova in giro.

 

 

Oggetto:

Paiolo in ghisa dell"800. Usato per la tipica zuppa di verdura e per la polenta.

 

Luogo:
Walserhaus, Bosco Gurin

 

su di noi:
Barbara, 45

Francesca, 59


Colleghe di lavoro e amiche, entrambe appassionate degli oggetti pieni di storia e di storie dei nostri avi.

 

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